FINALMENTE LA POLEMICA
Pubblico dal sito vocieprogetti.it la recensione di Riccardo Chiezzi sulla finale del Torneo Etrusco di Impro'. Torno su questo argomento a distanza di qualche giorno perchè l'articolo di Riccardo ha il merito di esprimere un punto di vista...alternativo. Benchè a mio avviso non tutto sia condivisibile (ma su questo contribuirò a mia volta con un post dedicato) spero che possa contribuire ad aprire una riflessione generale sulle caratteristiche del format IMPRO' e sugli aspetti che dovrebbero caratterizzare maggiormente lo spettacolo. Non dimentichiamoci che IMPRO' è un progetto aperto!
Partecipate numerosi e sarete pubblicati su questo blog! Potete inviare il vostro contributo a
improumbertide@gmail.com
ECCO IL TESTO UNCENSORED
Al teatro dei Riuniti di Umbertide c'è il pubblico delle grandi occasioni per questa finale del 1° campionato etrusco di impro-duelli...eh già... impro-duelli.Purtroppo complice il Notaio Andy Ferrari dall'interland milanese, il quale sembra più un arbitro di match che un Notaro da impro-duello, il quale mette bocca su tutto e su tutti, abbuia numerose performance a suo esclusivo piacimento, cambia le carte in tavola come fosse nel match, toglie a Chianciano tra conteggi fatti male e strizzatina d'occhio al pubblico buoni buoni cacchio cacchio 4 punti, ne viene fuori uno spettacolino che sembra un match ma non lo è, vuole essere un impro-duello ma non lo è.Umbertide d'altronde è in casa e vola sulle ali dell'entusiasmo e sarà quello a fare la differenza.Nella prima tenzone i termali orfani di Riccardo che deve scontare un'espulsione dallo scontro con Riccione, offrono un viaggio nel giunglone con virtuosismi coi paracadute che non è affatto male. Quello che però soprattutto da dentro si nota è che i chiancianesi cadono in una discesa energetica da paura da cui non si riprenderanno più. Umbertide mantiene un costante impegno e porta a casa il campionato senza troppo colpo ferire.Non inganni il risultato: 34 a 30 per gli Umbri, punteggio a prima vista da spettacolone, in realtà è il Notaro- super arbitro che fa e disfà come gli pare e quindi sarebbe potuta finire anche 45 a 40 ma sarebbe rimasta comunque una finale a metà.Permettendomi un parallelo con i recenti campionati del mondo di calcio, Chianciano e Roma come Francia e Brasile, Umbertide anche se in casa non come la Germania ma come l'Italia.Partenza senza troppi favori della critica, ma nel cammino si rivela la più costante, la più umile e soprattutto la più duttile, sempre con grande voglia di confrontarsi. Forse gli umbri non raggiungeranno i picchi comici dei toscani e dei romani, ma non mollano mai e dimostrano di essere in questo campionato i più affamati di teatro.Certo, nei chiancianauti c'è il rammarico di non aver dato il meglio di sè proprio nella finale, non ce ne vogliano gli umbertidesi, ma speriamo si ripresenti l'occasione di una finale da giocare più vivacemente e con regole ferme. Onore ai vincitori quindi, che piazzano un loro membro negli attuali campionati mondiali d'impro a Ginevra e si portano a casa alla prima occasione un torneo, come è già accaduto ad un'altra squadra in passato, la quale addirittura s'impose, anch'essa in casa, in un campionato nazionale, e cioè Chianciano Terme, di cui 2 membri erano in finale questa sera. Ah, corsi e risorsi, quanto mi garbano...............Così, in fondo, se i chiancianesi non riescono ad esprimersi come vorrebbero, è soprattutto colpa loro, e anche questo è un fatto.Cosa rimane allora alla fine? Sicuramente rimane la vitalità di un movimento nazional-improvvisativo che cerca di trovare sempre più nuove forme di espressione che sappiano coniugare al tempo stesso teatro, improvvisazione, intrattenimento ed evasione. Gente, ci si vede in giro....
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ECCO IL TESTO UNCENSORED
Al teatro dei Riuniti di Umbertide c'è il pubblico delle grandi occasioni per questa finale del 1° campionato etrusco di impro-duelli...eh già... impro-duelli.Purtroppo complice il Notaio Andy Ferrari dall'interland milanese, il quale sembra più un arbitro di match che un Notaro da impro-duello, il quale mette bocca su tutto e su tutti, abbuia numerose performance a suo esclusivo piacimento, cambia le carte in tavola come fosse nel match, toglie a Chianciano tra conteggi fatti male e strizzatina d'occhio al pubblico buoni buoni cacchio cacchio 4 punti, ne viene fuori uno spettacolino che sembra un match ma non lo è, vuole essere un impro-duello ma non lo è.Umbertide d'altronde è in casa e vola sulle ali dell'entusiasmo e sarà quello a fare la differenza.Nella prima tenzone i termali orfani di Riccardo che deve scontare un'espulsione dallo scontro con Riccione, offrono un viaggio nel giunglone con virtuosismi coi paracadute che non è affatto male. Quello che però soprattutto da dentro si nota è che i chiancianesi cadono in una discesa energetica da paura da cui non si riprenderanno più. Umbertide mantiene un costante impegno e porta a casa il campionato senza troppo colpo ferire.Non inganni il risultato: 34 a 30 per gli Umbri, punteggio a prima vista da spettacolone, in realtà è il Notaro- super arbitro che fa e disfà come gli pare e quindi sarebbe potuta finire anche 45 a 40 ma sarebbe rimasta comunque una finale a metà.Permettendomi un parallelo con i recenti campionati del mondo di calcio, Chianciano e Roma come Francia e Brasile, Umbertide anche se in casa non come la Germania ma come l'Italia.Partenza senza troppi favori della critica, ma nel cammino si rivela la più costante, la più umile e soprattutto la più duttile, sempre con grande voglia di confrontarsi. Forse gli umbri non raggiungeranno i picchi comici dei toscani e dei romani, ma non mollano mai e dimostrano di essere in questo campionato i più affamati di teatro.Certo, nei chiancianauti c'è il rammarico di non aver dato il meglio di sè proprio nella finale, non ce ne vogliano gli umbertidesi, ma speriamo si ripresenti l'occasione di una finale da giocare più vivacemente e con regole ferme. Onore ai vincitori quindi, che piazzano un loro membro negli attuali campionati mondiali d'impro a Ginevra e si portano a casa alla prima occasione un torneo, come è già accaduto ad un'altra squadra in passato, la quale addirittura s'impose, anch'essa in casa, in un campionato nazionale, e cioè Chianciano Terme, di cui 2 membri erano in finale questa sera. Ah, corsi e risorsi, quanto mi garbano...............Così, in fondo, se i chiancianesi non riescono ad esprimersi come vorrebbero, è soprattutto colpa loro, e anche questo è un fatto.Cosa rimane allora alla fine? Sicuramente rimane la vitalità di un movimento nazional-improvvisativo che cerca di trovare sempre più nuove forme di espressione che sappiano coniugare al tempo stesso teatro, improvvisazione, intrattenimento ed evasione. Gente, ci si vede in giro....
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